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Immagine del redattoreSimone Facchetti

Skoda Octavia iV: la prova della station wagon ibrida plug-in (Video)

Si chiama iV ed è sicuramente la versione più interessante della quarta generazione di Skoda Octavia: ve la raccontiamo nella nostra recensione.



Skoda Octavia, la berlina ceca per eccellenza, con questa ultima quarta generazione ha compiuto un netto salto in avanti in termini di qualità, tecnologia, sicurezza ed elettrificazione. Quella che vi raccontiamo in questa recensione è l'inedita variante ibrida plug-in, una valida alternativa alla Skoda Octavia a metano che abbiamo provato nelle scorse settimane.


Skoda Octavia iV ibrida plug-in: esterni


Le differenze estetiche rispetto alle altre motorizzazioni sono impercettibili e riguardano essenzialmente il logo iV sul portellone posteriore e lo sportellino per la presa di ricarica elettrica collocato in corrispondenza del passaruota anteriore sinistro. Per il resto, si apprezzano le nuove proporzioni di Octavia, ora dotata di una presenza su strada che strizza l'occhio al mondo premium.


Skoda Octavia iV ibrida plug-in: interni e infotainment


Premium sono anche le plastiche e i materiali che rivestono gli interni. La sensazione di qualità e benessere è notevole, anche per merito del tanto spazio a disposizione per i passeggeri anteriori e posteriori in tutte le direzioni. Dietro troviamo le tendine parasole avvolgibili, i poggiatesta scomponibili per contenere la testa degli occupanti quando schiacciano un pisolino, una morbida coperta per il periodo invernale, le bocchette dell'aria con prese USB-C e presa 230 V e tanti portaoggetti.


Il sistema di infotainment, basato sull'ultimo MIB3 del Gruppo Volkswagen, è quanto di meglio si possa chiedere in questa fascia di prezzo. Occorre prenderci la mano perché i menu sono numerosi e la loro disposizione è un po' caotica, ma c'è davvero tutto quel che serve, a cominciare da Apple CarPlay/Android Auto wireless, connettività 4G per la gestione remota della vettura (preclimatizzazione e ricarica) e la ricerca delle colonnine, una sezione dedicata al sistema ibrido con i flussi di energia e la programmazione della ricarica e un computer di bordo ricchissimo, in grado di fornire statistiche precise e puntuali sulla marcia ibrida o solamente elettrica relativa all'ultimo viaggio, nel lungo periodo o dall'ultimo rifornimento.


ll display centrale ha una diagonale massima di 10 pollici, mentre la strumentazione digitale Virtual Cockpit (personalizzabile con diverse schermate e dotata di grafiche dedicate all'ibrido) prevede un pannello TFT da 10,25 pollici. Interessante la presenza di alcuni suggerimenti "green" che compaiono nella strumentazione per consigliarci di alzare il piede dal pedale del gas quando ci si trova in prossimità di una rotonda: è l'Eco Assistant.


Skoda Octavia iV ibrida plug-in: dimensioni e bagagliaio


Le dimensioni di Skoda Octavia Wagon iV non cambiano rispetto alle altre motorizzazioni, con 4.689 mm di lunghezza x 1.829 mm di larghezza x 1.477 mm di altezza x 2.680 mm di passo. L'unica "rinuncia" rispetto alle altre motorizzazioni (esclusa quella a metano) sono un centinaio di litri di capacità del bagagliaio: da 600 litri si passa a 490 litri (450 per la berlina), perdendo di fatto una parte del doppio fondo a causa del pacco batterie. Resta, comunque, un comodo doppio fondo per riporre i cavi di ricarica e nascondere gli oggetti più preziosi.


Skoda Octavia iV ibrida plug-in: come va su strada


Quando ho provato per la prima volta la nuova Skoda Octavia aveva il motore 2.0 turbodiesel da150 cavalli, mentre la seconda volta montava 1.5 turbo benzina alimentato però a metano. Di questo modello ho sempre apprezzato la grande silenziosità di marcia, un assetto molto compatto (alla "tedesca") e un ambiente ovattato. Una base di partenza perfetta per la nuova motorizzazione ibrida plug-in, che nella guida a zero emissioni permette di apprezzare l'ottimo lavoro fatto dai tecnici di Skoda in termini di insonorizzazione e assetto.


Skoda Octavia iV consente infatti di viaggiare per diverse decine di chilometri in modalità 100% elettrica, grazie ad una batteria importante - 13 kWh lordi - posizionata sotto il divanetto posteriore e in parte anche sotto il pianale di carico. Come sulle altre ibride plug-in di nuova generazione del gruppo Volkswagen provate di recente (Seat Leon eHybrid e Audi A3 TFSI e), di base abbiamo il motore 1.4 turbo benzina quattro cilindri da 150 CV di potenza abbinato ad un motore elettrico integrato nella scatola del cambio da 115 CV di potenza 85 kW e soprattutto 330 Nm di coppia erogati fin da subito, come su tutti i motori elettrici. In totale abbiamo 204 CV di potenza massima e 350 Nm, per un'accelerazione 0-100 km/h coperta in 7,8 secondi e una velocità massima di 220 km/h.


Dicevamo grande silenziosità ed effettivamente, indipendentemente che abbiate la batteria carica oppure scarica (batteria che si può ricaricare da una presa domestica oppure da una colonnina potenza massima di 3,6 kW per un tempo stimato di 3-4 ore per una carica completa base alla potenza erogata) si viaggia quasi sempre in elettrico, comprese le fasi di accensione e retromarcia.


Si prosegue poi in modalità elettrica fino a circa 50 km/h, ma questo dipende da quanto premente sul pedale dell’acceleratore: se viaggiate con un filo di gas vedrete che il motore termico non si accende praticamente mai, ma se avete bisogno di un effettuare un sorpasso oppure una spinta un pochino più corposa allora non esitate a pigiare l’acceleratore. Il motore termico si accenderà istantaneamente. L'unico modo per non farlo accendere mai - come del resto dico sempre su tutte le auto ibride plug-in - ricaricare il più possibile il pacco batterie (nel box di casa o in ufficio). Solo così si potranno raggiungere i 135 km/h in modalità elettrica.


Un'auto davvero molto gradevole da guidare specialmente in ambito urbano, dove nonostante i sampietrini non si avverte alcun sussulto proveniente dalle sospensioni. Del resto abbiamo un uno schema sospensivo piuttosto raffinato: davanti un classico MacPherson mentre dietro, visto che si tratta di una versione con più di 150 cavalli di potenza, un sistema multi link a ruote indipendenti. Necessario perché, effettivamente, il pacco batterie si aggiunge circa 200 kg in più di peso rispetto, per esempio, ad una versione a metano, e una sospensione più raffinata al posteriore consente di assorbire meglio le asperità e soprattutto permette di coprire meglio il fondo stradale per controllare meglio la vettura anche ad alte velocità nel misto veloce.


Nel misto stretto, invece, il passo lungo e una massa che è importante - 1.620 kg - si fanno in particolar modo per quanto riguarda il rollio, che nonostante l’assetto molto neutro è più evidente che su altre vetture del gruppo, ma comunque in linea con un assetto che predilige il comfort. Octavia iV è silenziosa anche da fuori: gli unici rumori avvertibili sono il rotolamento degli pneumatici e, a velocità inferiore ai 30 km/h, il sound artificiale che permette di farsi sentire anche dagli altri utenti della strada.


Parliamo di costi, di quanto effettivamente si possa percorrere in elettrico e dunque di quanto consumi questa Octavia ibrida plug-in. Trattandosi di una vettura per metà elettrica, occorre tenere a mente che il costo per una ricarica completa dipende da dove si ricarica. Ricaricando da casa, con una media di circa 0,20 euro / kWh, un pieno di energia costa circa 2 euro.


A livello di consumi, Octavia iV ci è sembrata piuttosto efficiente sia in modalità elettrica sia in modalità ibrida. In elettrico, a batteria carica il computer di bordo segna 60 km di autonomia, che sono stati effettivamente replicati con un consumo medio intorno ai 16 kWh per 100 km (temperatura esterna di 30°C, climatizzatore sempre acceso su 22°C). Nelle peggiori condizioni, Octavia iV permette comunque di percorrere circa 45 km in elettrico.


Non sono male nemmeno i consumi modalità ibrida a batterie scariche, dove grazie al recupero dell’energia e alla buona aerodinamica della vettura (parliamo di una wagon bassa e filante, al contrario dei SUV che vanno tanto di moda) abbiamo ottenuto un consumo che varia dai 5,2 ai 6,5 litri di benzina per 100 km. Molto dipende, anche qui, dall'intensità con cui spingerete il pedale dell'acceleratore.


Il funzionamento del sistema ibrido è illustrato molto bene nel diagramma dei flussi di energia: un modello 3D ci permette di capire in modo davvero esaustivo e molto chiaro quale motore stiamo utilizzando, quando stiamo recuperando energia, quando stiamo veleggiando, quando il motore elettrico integrato nella scatola del cambio funge da generatore per ricaricare il pacco batterie recuperando l’energia cinetica in frenata rilascio ma anche l’energia termica del motore benzina. Tantissime, dunque, le informazioni sempre sotto controllo nel display centrale alla voce e-info mentre invece davanti il conducente troviamo di serie la strumentazione digitale, con un indicatore che ci mostra sia il contagiri (utile per capire quando si accende il motore termico) sia l'indicatore della potenza (ovvero quando stiamo dando il gas oppure quando stiamo ricaricando la batteria tramite recupero di energia) sia l’autonomia sia benzina sia in elettrico.


Interessante il sistema di recupero dell'energia intelligente, con intensità di decelerazione variabile in base alla situazione: leggendo le mappe del navigatore, il sistema riesce a capire quando c’è la necessità di rigenerare di più (quindi dare più freno motore e recuperare maggiore energia) e allo stesso modo questo funziona quando ci troviamo un veicolo molto vicino davanti e quando impostiamo la modalità sport all’interno del selettore delle modalità di guida (che qui è presente e permette di agire anche sulla rigidità delle sospensioni). Il sistema è intelligente perché capisce quando non ha senso recuperare energia e dunque azionare il freno motore elettrico e invece è più saggio sfruttare l’inerzia, staccando la catena cinematica e facendoci viaggiare con il motore spento.


A livello dinamico Octavia ibrida plug-in si comporta bene, essenzialmente come tutte le altre Skoda, con un assetto neutro e uno sterzo piuttosto leggero, che tuttavia aumenta di carico all’aumentare della velocità o al variare delle modalità di guida. Niente di più, niente di meno rispetto alle altre Skoda, ma se volete di più c'è sempre la versione ibrida plug-in firmata RS, che da 204 arriva a 245 CV di potenza portandosi dietro uno sterzo differente e una taratura delle sospension più sportiva.


Particolarmente convincente è anche il cambio, un DSG a doppia frizione a 6 rapporti che lavora in simbiosi con il motore elettrico tramite una terza frizione di separazione. Il passaggio tra termico ed elettrico è praticamente impercettibile e le cambiate sono fluide, ma anche rapide e precise quando si forza l'andatura. In sostanza, il DSG si conferma una delle migliori trasmissioni in commercio.


Promossi, infine, anche gli ADAS di Skoda Octavia iV: la suite comprende praticamente tutti i sistemi più evoluti, a cominciare dalla guida autonoma di livello 2 abbinata al Travel Assist (cruise control adattivo e predittivo centramento di corsia tarati in maniera esemplare). Di serie, tuttavia, il mantenimento di corsia è attivo ma senza centramento e il cruise control adattivo è privo di funzione predittiva.


Skoda Octavia iV ibrida plug-in: prezzi


Parlando di un'auto ibrida plug-in con 204 CV e una batteria piuttosto importante non si possono pretendere listini bassi: Octavia iV berlina parte da 37.000 euro mentre per la Wagon ci vogliono 38.050 euro. La dotazione di serie, comunque, è piuttosto completa perché si parte dal livello intermedio Executive passando per lo Style, lo Sport Line e l'RS. Si tratta di prezzi incentivi e promozioni escluse: aggiungendo l'Ecobonus statale con rottamazione (6.500 euro) e gli sconti praticati dalla Casa si arrivaa a pagare questa vettura circa 30.000 euro, avvicinandosi al prezzo della versione a metano, la più vicina per costi di gestione.


Questa iV si dimostra una scelta azzeccata per le famiglie che non fanno troppa strada e hanno l'opportunità di ricaricare la vettura quotidianamente, ma anche per le flotte che possono beneficiare di diversi vantaggi fiscali grazie al sistema ibrido plug-in che abbatte - se usato nel modo corretto - le emissioni e i consumi.



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Skoda Octavia iV: video prova



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