Il SUV compatto giapponese si aggiorna con alcune migliorie tecnologiche e meccaniche per restare al passo coi tempi: la nostra prova di Mazda CX-3 2021 con motore Skyactiv-G 121 CV e cambio manuale.
Il nostro lavoro ci permette di provare tantissime auto spesso ancora prima che siano disponibili sul mercato. Questo ci rende per forza di cose molto esigenti e attenti anche ad aspetti che per molti automobilisti potrebbero apparire secondari o irrilevanti. Così, quando nelle scorse settimane ci siamo messi al volante di Mazda CX-3 2021, un’auto presentata per la prima volta nel 2015, abbiamo subito pensato a quante cose avremmo dovuto rinunciare rispetto ad un’auto di nuovissima progettazione. In realtà, dopo averla guidata per due settimane, ci siamo ricredui: è vero, qualcosa in effetti manca, ma ci sono anche tante dotazioni che non ci saremmo mai aspettati di trovare su un’auto nata ormai sei anni fa. Ve li raccontiamo in questa recensione di Mazda CX-3 2021.
Mazda CX-3 2021: grazie al Kodo Design è ancora attuale
La prima cosa che salta all’occhio è sicuramente lo stile esterno. In questo caso, a fare la differenza è il Kodo Design, la filosofia stilistica di Mazda che da oltre 10 anni posiziona le vetture di Hiroshima un gradino sopra le altre rispetto alla maggior parte delle concorrenti. Proporzioni atletiche, cerchi ben dimensionati fino a 18 pollici, superfici fluide segnate da pochissime linee di carattere.
L’anteriore è aggressivo quanto basta e sì, forse la calandra tradisce il fatto che non parliamo dell’ultimissima evoluzione del Kodo Design, ma ci sta ancora bene. Dietro, invece, complici anche i fari a LED sottili e ammiccanti, sembra essere stata disegnata ieri. Il valore aggiunto? Sicuramente la vernice multistrato Soul Red Crystal, o l’altrettanto affascinante Polymetal Grey Metallic, quest’ultima una delle novità del Model Year 2021.
Mazda CX-3 2021: ottime finiture e infotainment con sorpresa
I sei anni di età di CX-3 si notano forse un po’ di più all’interno, dove parte della plancia è derivata da quella della sorella minore Mazda2 e della mitica roadster MX-5. Nello specifico, la semplice strumentazione (analogica con contagiri centrale e due piccoli display ai lati per la visualizzazione del computer di bordo e dell'indicatore di cambio marcia) e il display da 7 pollici del sistema di infotainment sono praticamente gli stessi: semplici, sì, ma allo stesso tempo efficaci se amate la guida e siete disposti a rinunciare a qualcosina in termini di connettività.
In realtà, e qui c’è il primo aspetto che ci ha stupito, il sistema MZD Connect è più evoluto di quanto si possa credere, infatti in questo Model Year 2021 troviamo di serie su tutte le versioni la compatibilità con Apple CarPlay in modalità wireless (la versione via cavo era già disponibile dal 2020 insieme ad Android Auto). Non è certo un’esclusiva di questo modello (lo troviamo per esempio su Skoda Kamiq), ma fa comunque piacere trovarlo su un’auto nata nel 2015, e vi assicuriamo che fa la differenza entrare e avere subito le principali app del proprio smartphone sul display della vettura, senza cavi in mezzo ai piedi. Basta il wi-fi.
Il sistema, poi, è lo stesso delle Mazda di precedente generazione, con una grafica semplice e intuitiva, una telecamera a 360 gradi dalle immagini un po' piccole ma comunque presente, e la possibilità di usarlo in maniera touch fino a 7 km/h (poi si blocca per evitare di distrarci e può essere controllato solamente con il comodo e intuitivo rotore nel tunnel centrale.
L’ergonomia è al massimo livello, come ci si aspetta da un’auto disegnata tenendo l’uomo al centro di tutto, e grande attenzione è stata riservata alla qualità percepita (con materiali morbidi nelle parti più in vista). E poi il Model Year 2021 ha portato nuovi sedili anteriori, progettati per enfatizzare il comfort e contenimento del corpo in curva. Optional i rivestimenti in pelle bianca di ottima fattura e le regolazioni elettriche con memoria per il sedile del conducente.
Mazda CX-3 2021: dimensioni, bagagliaio e spazio interno
Di spazio per chi siede dietro ce n’è (solo se chi guida non è alto 1,95 m come il nostro Simone), proporzionalmente alla lunghezza di 4.275 mm x 1.765 mm di larghezza x 1.535 mm di altezza x 2.570 mm di passo. Però purtroppo non abbiamo né le bocchette dell’aria né le prese USB, riservate ai passeggeri anteriori. Il bagagliaio spazia dai 350 litri ai 1.260 litri, ma se scegliete l’impianto audio Bose rinuncerete al doppio fondo e a una sessantina di litri.
Mazda CX-3 2021: come va su strada con il 2.0 Skyactiv-G 121 CV manuale
Anche sui crossover Mazda ci ha abituato ad un piacere di guida superiore alla media, e CX-3 2021 non fa eccezione. Nel corso degli anni, poi, gli ingegneri giapponesi hanno lavorato all’ottimizzazione di sterzo, sospensioni e insonorizzazione migliorando un progetto già molto valido in partenza. Certo è che se sceglierete di acquistare una CX-3 2021 dovrete accontentarvi di un solo motore, la trazione anteriore e due combinazioni per la trasmissione: manuale o automatica.
Il motore è il classico 2.0 Skyactiv-G aspirato quattro cilindri di Mazda, una certezza per chi conosce le auto di Hiroshima. Sulla carta parliamo di 121 CV di potenza a 6.000 giri e 206 Nm di coppia a 2.800 giri, tradotti in un’accelerazione 0-100 coperta in 9,1 secondi e in 192 km/h di velocità massima.
Niente di straordinario, dunque, eppure quando ci si mette alla guida si rimane stupiti da come questo propulsore sia in grado di spostare agevolmente un’auto che effettivamente non pesa molto, con l’ago della bilancia che si ferma a 1.184 kg. Il merito va all’elasticità che solo un motore dalla cilindrata relativamente elevata può garantire.
Questo significa per esempio uscire brillantemente dalle rotonde in terza marcia, il tutto con consumi che restano sempre piuttosto contenuti, con poche variazioni tra la guida attenta e una invece un po’ più brillante: si oscilla tra l’ottimo valore di 5 litri per 100 km/h in tangenziale a 90 all’ora ai 7,5 litri/100 km in città, per una media sulla lunga durata di 6,3 litri per 100 km, perfettamente in linea con il dato dichiarato.
Il merito va anche al sistema di disattivazione dei cilindri, che ne spegne due nelle condizioni di carico ridotto o a velocità costante. Peccato solo per l’assenza di un sistema mild hybrid, che avrebbe contribuito a ridurre le emissioni per farle scendere sotto la soglia dei 135 g/km necessaria per ottenere l’Ecobonus statale.
Di questa motorizzazione ho trovato in realtà solo due limiti: una certa rumorosità a freddo (avvertibile principalmente all'esterno, dato che l'insonorizzazione interna è di alto livello) e la pigrizia nella classica ripresa 80-120 km/h, che costringe a scalare una marcia. Poco male, in realtà, visto che il cambio manuale a 6 rapporti è esemplare in quanto a precisione e gradevolezza di guida.
Molto gradevole CX-3 2021 lo è anche nella dinamica di guida: le sospensioni assorbono molto bene le asperità anche in assenza del multi-link al posteriore, riducendo il rollio al minimo, mentre lo sterzo è preciso e sincero. Sarà anche perché abbiamo lo stesso volante e la stessa strumentazione, ma sembra quasi di essere al volante di una MX-5, solo un po’ più alta e confortevole.
Mazda CX-3 2021: ADAS
Molto completa è infine la dotazione di sistemi di sicurezza, che comprendono, in un pacchetto, il cruise control adattivo, il controllo dell’angolo cieco, l’avviso di pericolo in retromarcia con frenata automatica, il rilevatore di stanchezza, il lettore dei segnali stradali e, novità del Model Year 2021, la frenata automatica in città con rilevamento dei pedoni anche di notte.
Tutti funzionano molto bene, con una taratura molto conservativa come da prassi per i giapponesi, mentre una mancanza importante è il sistema di mantenimento attivo della corsia con centramento, sostituito da un blando avviso di superamento delle linee. Molto apprezzati e utili nella vita reale, invece, sono i fari adattivi con matrice di LED, che assicurano sempre la massima luminosità evitando di abbagliare gli altri utenti della strada.
Mazda CX-3 2021: conclusioni e prezzi
Non è mild hybrid e non ha la guida autonoma di livello 2 più avanzata presente su alcune concorrenti di pari prezzo: eppure proprio non riesco a non consigliare un’auto che è ancora molto attuale a livello estetico, con un abitacolo che fa ancora scuola in termini di finiture ed ergonomia, un piacere di guida esemplare e alcune dotazioni tecnologiche come i fari a matrice di LED ed Apple CarPlay wireless non scontate su B-SUV anche più recenti. Insomma, CX-3 resta un’auto da tenere d’occhio, anche per via dell’ottimo rapporto qualità/prezzo/dotazioni.
La gamma è composta da soli due allestimenti - Executive ed Exceed - con prezzi rispettivamente di 23.150 euro e 25.000 euro. La dotazione di serie di Executive comprende i cerchi in lega da 18”, i vetri posteriori scuri, il sistema infotainment Mazda Connect completo anche di Apple Carplay wireless e Android Auto, sensori luce/pioggia, il climatizzatore automatico e i sensori di parcheggio.
Anche sull'allestimento più ricco, comunque, occorre aggiungere le vernici metallizzate o premium (il nostro Soul Red Crystal costa ben 1.150 euro ma li vale tutti), il navigatore integrato (400 euro), il pacchetto di ADAS i-Activsense Technology a 1.200 euro (Cruise Control Adattivo, il sistema monitoraggio posteriore con avviso pericolo in uscita dal parcheggio (BSM+RCTA), frenata automatica di emergenza posteriore (rear SCBS), avviso stanchezza guidatore (DAA), rilevamento segnali stradali TSR, fari adattivi a matrice di LED (ALH), monitor 360°) abbinato esclusivamente al navigatore e all’allestimento Exceed) e il Leather Pack (solo con i-Activsense) che aggiunge rivestimento interni in pelle Black o White, sedile di guida con regolazione elettrica dotato di memorie, sedili anteriori riscaldabili elettricamente, impianto audio Bose con 7 altoparlanti a 1.500 euro. In totale si arriva dunque a 29.250 euro per avere un’auto full optional, a cui volendo si possono aggiungere ulteriori 1.750 euro per il cambio automatico a 6 rapporti.
Spendendo circa 2.000 euro in più ci si può portare a casa la sorella maggiore Mazda CX-30, leggermente più spaziosa per chi siede dietro (è più lunga di 12 centimetri), omologata ibrida grazie al mild hybrid a 24 V e con una più ampia scelta di motorizzazioni, ma una dotazione meno ricca nel livello d'ingresso. Se volete un'auto più compatta e ben equipaggiata, CX-3 2021 resta comunque un'ottima alternativa. E poi ci sono gli sconti Mazda, che al momento in cui scriviamo arrivano fino a 3.350 euro su tutti gli allestimenti di CX-3, portando il prezzo d'ingresso a 19.800 euro.
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