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Incentivi | Nell'attesa di quelli buoni

Incentivi al via nella confusione totale.


L’1 gennaio 2024, sono entrati in vigore gli incentivi vetusti, antiquati, che i consumatori non amano. Dal 23 gennaio, è possibile inserire sulla piattaforma Ecobonus le prenotazioni per i contributi per l'acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e - L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali). Per auto con emissioni di anidride carbonica fino a 135 g/km, con bonus crescenti all’abbassarsi delle emissioni o in presenza di una rottamazione di un mezzo fino a Euro 4. Per il 2024, c’è un plafond di 570 milioni di euro. Di cui 205 milioni alla prima fascia da 0 a 20 grammi, 245 alla seconda da 21 a 60 e 120 alla terza da 61 a 135.

 

Perché questi bonus non se li fila nessuno? Perché il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha detto: arriveranno incentivi più forti. Ossia sconti superiori. Chi è mai quel soggetto che compra ora a prezzo più alto, senza attendere che un domani possa spendere meno? Gustosi i nuovi bonus futuri: minimo 1.500 euro nella fascia 61-135 g/km di CO2 con rottamazione di una Euro 4; massimo 13.750 su auto della fascia 0-20 g/km di CO2 con rottamazione di una macchina fino a Euro 2 e reddito Isee inferiore a 30 mila euro.

 

Il termine per il completamento delle operazioni di prenotazione dei contributi è esteso da 180 a 270 giorni, decorrenti dalla data di apertura della prenotazione. Questa modifica si applica, oltre che alle prenotazioni effettuate a partire dalla data di pubblicazione del decreto, anche alle prenotazioni ancora in fase di completamento alla medesima data. 

 

È una situazione assurda. I nuovi bonus arriveranno forse a marzo 2024, dopo vari decreti e aperture di piattaforme web per le concessionarie. Che hanno le mani nei capelli. Come le Case. 

 

A tale proposito, Andrea Cardinali, direttore generale Unrae (Unione Case estere) ha spiegato molto bene: “Sono mesi e mesi che si parla dei nuovi incentivi. La prima affermazione ufficiale che io ricordi al riguardo risale addirittura al 5 aprile dell’anno scorso”. Il riferimento è a esponenti della politica. Nel frattempo, avendo capito ormai da parecchio che i nuovi bonus saranno migliori dei vecchi, qualunque acquirente di una vettura incentivabile rimane in attesa. Naviga su web, entra in concessionaria, si guarda intorno, fa un giro di prova, ma non ordina nulla. Morale: grazie alla politica degli annunci, mesi di paralisi del mercato”. La soluzione? “Decisioni di questo tipo vanno prese nelle ‘segrete stanze’ e pubblicate in Gazzetta Ufficiale all’indomani, con effetto immediato”.

 

 

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