Prova su strada della nuova Fiat 600 Hybrid.
La nuova 600 hybrid è senza dubbio il modello più atteso della crossover di casa Fiat, che punta ad imporsi in un segmento affollato, con un design originale ed evocativo.
DESIGN
Il design della nuova Fiat 600 prende spunto dalla Fiat 500e, ma con proporzioni molto equlibrate, che la rendono la degna erede della 500X.
La calandra è chiusa con al centro il logo 600, mentre le aperture per il raffreddamento del motore sono su due livelli, con quella inferiore di grandi dimensioni con al centro il radar dei sistemi di sicurezza.
Gli indicatori di direzione sono spostati sullo scudo con la classica forma circolare che riprende lo “zero” della 500.
Il cofano con apertura che abbraccia parzialmente i parafanghi riporta al centro le tipiche nervature di 500.
La fiancata è molto equilibrata con generosi parafanghi con modanature che ospitano cerchi in lega diamantati da 18 pollici, mentre nel brancando c’è un sotto porta protetto da una modanatura con il logo 600.
Le superfici sono morbide e levigate.
Il padiglione abbandona l’andamento a goccia, per una soluzione più tradizionale con una terza luce finta. Questo dettaglio è stato creato per avere una portiera posteriore con accesso più agevole in altezza.
La vista di coda riprende il tema 500 con i fari verticali a led ed il porta targa, che adesso si fonde con la parte superiore del portellone.
Nella parte inferiore del paraurti con protezione in plastica nera, troviamo la scritta 600 incisa ma sparisce il tricolore.
Il lunotto inclinato riporta all’estremità uno spoiler generoso, ma niente barre sul tetto.
Le misure sono da B-Suv, del resto la piattaforma è la CMP, la stessa di Jeep Avenger dalla quale condivide molto in termini di tecnologia.
La lunghezza è di 418 cm, la larghezza di 178 cm, altezza di 153 cm ed il passo di 256 cm, la massa è di 1355 kg.
BAULE
Il portellone del nostro esemplare “La Prima” è azionabile elettricamente, mentre per il modello di accesso è manuale.
La soglia è bassa, ma il piano non è livellato. Quest’ultimo si piò posizionare su due altezze ed in più abbiamo un doppio fondo.
Il vano non è regolare, ma le finiture in moquette sono apprezzabili. C’è un punto luce, ganci e presa a 12v, ma niente botola di collegamento con l’abitacolo.
La volumetria parte da 385 litri, qualche litro in più rispetto alla 500X e può raggiungere i 1256 litri abbattendo gli schienali con configurazione 40 e 60.
ABITABILITA' POSTERIORE
L’abitabilità posteriore è molto buona per due adulti, con il posto centrale che può accogliere una personali piccola taglia oppure un bambino.
Il tunnel è pronunciato, ma non eccessivo, pertanto lo spazio per i piedi è sufficiente.
Il nostro esemplare “La Prima” ha finiture e rivestimenti pregevoli con tasche nel retro dei sedili anteriori, ma nessun bracciolo. C’è una presa a 12 volt ma si sente la mancanza delle bocchette dell’aria.
I pannelli porta senza tasche sono totalmente in plastica rigida, forse si poteva fare di meglio.
POSTO GUIDA
La nuova Fiat 600 ha un design interno molto gradevole e tipicamente 500, con la plancia che sembra ripresa in pieno dalla piccola elettrica, ma a guardare bene numerose soluzioni derivano dalla Avanger. Ma andiamo per ordine partendo dai sedili, che nella nostra versione sono elettrici con riscaldamento e massaggio, ma solo per il guidatore, con rivestimento in ecopelle con il logo fiat ricamato all’infinito.
La seduta è confortevole anche per lunghe percorrenze.
Anche il tunnel centrale deriva dalla piccola Jeep, con il grande pozzetto con porta bicchieri, il bracciolo, il freno di stazionamento elettrico (manuale sulla versione base) e la copertura in stile cover di tablet, con all’interno un ulteriore pozzetto, il caricatore ad induzione dello smartphone e le prese USBC e 12V.
Il cambio è a pulsante, in più troviamo un altro alloggio per lo smartphone con inciso lo skyline di Torino, anche se la 600 viene prodotta a Tychy in Polonia.
La modanatura in tinta è molto gradevole, ma il trattamento opaco e rigido non rende giustizia ad un design molto curato.
Il cluster TFT riporta una lettura dei dati molto chiara, con numerose numerose configurazioni.
Il sistema di connettività è affidato ad un display touch ad alta definizione da 10,25 pollici, con la possibilità di condividere Apple Car Play ed Android Auto senza fili.
La grafica è moderna ed il sistema è aggirabile over the air, come la navigazione gestita da Tom Tom.
La telecamera offre la vista anteriore e posteriore, compresa quella dall’alto.
GUIDA
Se la Fiat 600 elettrica fa ancora fatica a trovare una sua fascia di mercato, la variante ibrida apre finalmente le porte ad un modello molto interessante, non solo per lo stile.
Qui abbiamo a disposizione un sistema ibrido a 48V, che si pone al centro da una mild e una full hybrid, con la possibilità di procedere anche in 100% elettrico nelle manovre e per un massimo di 1 km.
Il motore a 3 cilindri sovralimento da 1, 2 litri è supportato da un powertrain elettrico da 29cv e 55Nm di coppia, abbinato ad un cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti, con la possibilità di cambiare attraverso i paddle al volante.
La potenza di sistema è di 101cv, con una coppia di 205 Nm, valori che si trasmettono in prestazioni interessanti, con una velocità di punta di 184 km/h ed uno 0 a 100 coperto in poco più di 10 secondi.
Chiaramente il dato più rilevante sono i consumi che si attestano sotto i 5 litri per 100 km, noi nella prova siamo riusciti ad attenere un dato di 6,5 per 100 km, questi dati sono ottenibili grazie alle doti dell’elettrico che in alcune fasi consente il veleggiamento, supportando la coppia per oltre il 50% del funzionamento.
La batteria da 1 kWh, che si ricarica in frenata o rilascio, è ben più performante di quelle adottate solitamente dalle mild hybrid.
In questo caso va segnalata la frenata, che non denuncia alcun effetto spugnoso, con una buona modularità, grazie anche ai 4 dischi.
Alla guida la 600 hybrid risulta abbastanza vivace, grazie al supporto dell’elettrico con la coppia che consente di cavarsela con una certa disinvoltura anche in fase di sorpasso. A questo viene in aiuto il cambio sempre molto pronto.
Il confort è buono, con un assorbimento del fondo stradale efficace, grazie alle sospensioni turistiche e la barra delle coperture da 55 su cerchio da 18 pollici.
Molto curata l’insonorizzazione, emerge solo un poco il rotolamento degli pneumatici, ma il motore è molto ben isolato.
Lo sterzo è un altro punto a favore, con un carico leggero e progressivo. Anche la precisione non è male emerge solo un poco di rollio, ma nel complesso il comportamento è neutro.
La Fiat 600, come detto, attinge alla piattaforma CMP comune con alcuni modelli Stellantis dunque anche in termini di sicurezza siamo ai vertici, con Adas che garantiscono una guida autonoma di livello 2, anche il se il modello di accesso e privo di numerosi dispositivi di serie.
Qui possiamo contare sul blind spot con led sullo specchio, il lettore dei cartelli stradali ed il cruise control adattivo, la frenata automatica di emergenza, il mantenimento di corsia e numerosi altri.
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