Il nostro primo contatto con la versione più performante dell'elettrica iberica.
Come potevo provare Cupra Born, la prima 100% elettrica del marchio, per la prima volta, se non nella versione più performante e-Boost, che non sacrifica alcuna autonomia di fronte a prestazioni mozzafiato.
Born e-Boost: Look e dimensioni
Born abbraccia a pieno il nuovo corso stilistico di Cupra, senza dimenticare le peculiarità che da sempre caratterizzano ogni modello del marchio, gli elementi ramati, che nell’esemplare in prova, nella colorazione Grigio Quasar, creano un bel contrasto.
Al frontale si denota un cofano bombato ricco di nervature, che sembrano quasi indicare la calandra ad andamento orizzontale, che ospita al centro il lettering Cupra color rame, e che termina, all’estremità, nei fari a LED dallo sguardo aggressivo. Scendendo, spicca un paraurti decisamente sportiveggiante che cela, al di sotto della targa, sensori e radar dei sistemi di assistenza alla guida.
La fiancata è dominata da una nervatura affilata che prosegue fino alla coda, minigonne sportive e un bell’elemento a rombi nel montante C, decisamente accattivante. Un aspetto che mi piace delle Cupra è che gran parte della dotazione è di serie, così da avere, sin dalla partenza, un’auto ben accessoriata e dall’aspetto completo. Per fare un esempio, i cerchi in lega da 19” sono di serie, da non sottovalutare. Attenzione, però, perché i dettagli in rame sono un optional e la versione in prova, in realtà, monta i 20, che verranno a costare 1.250 euro.
Costruita sulla piattaforma MEB, Born ha dimensioni contenute; abbiamo 432 cm di lunghezza, 181 di larghezza e 153 di altezza, con un passo di 277 cm.
Al posteriore, spicca lo spoiler sul lunotto, ma la vera protagonista è l’illuminazione, che attraversa l’intero portellone in larghezza. Portellone che possiamo aprire manualmente, per accedere a un vano che, nonostante lo scalino, offre una capacità più che adeguata, da 385 a 1.267 litri, ottenuti abbattendo gli schienali dei sedili posteriori suddivisi in 40 e 60, ma che presentano l’utile botola di collegamento all’abitacolo, che può venite in aiuto nel caso dobbiamo trasportare colli lunghi. Non manca un doppio-fondo dove poter alloggiare i cavi di ricarica.
Born e-Boost: Abitabilità
Le sedute posteriori si rivelano spaziose il giusto, ma occhio, perché solo nella versione da 77 kWh i posti omologati sono 4, per il quinto bisognerà accedere alla lista degli optional, ma, tranquilli, senza sovrapprezzo. In ogni caso il passeggero centrale non troverà alcuno intralcio per i piedi, vista l’assenza totale di un tunnel. Bene la presenza di un bracciolo con due porta-bicchieri, delle tasche sul retro dei sedili anteriori e le due prese USB di tipo C.
Born e-Boost: Posto guida e infotainment
Salendo al posto guida, l’ambiente accoglie i suoi passeggeri in un abitacolo che trasmette comfort, sportività, ma anche esclusività. Le plastiche rigide ci sono e ricoprono la zona superiore del pannello porta. La parte alta della plancia, il rivestimento del tunnel centrale che va a contatto con le ginocchia, il bracciolo centrale e quelli sulle portiere invece sono morbidi. Un plauso a Cupra anche per l’utilizzo di materiali riciclati e sostenibili. A tal proposito menzionerei i sedili, un lavoro sopraffino; si tratta di sedute sportive, dunque dotate di fianchetti contenitivi, con poggia testa integrato regolazioni elettroniche e tanto di riscaldamento. Nel nostro caso il rivestimento è in Dinamica, ma la dotazione di serie prevede il Seaqual, quel tessuto realizzato dei materiali di scarto recuperati dagli oceani. Rimanendo al posto guida, spicca il volante, chi è diverso rispetto alla Cupra Born, diciamo, normale. La e-Boost, infatti, adotta il volante più sportivo di Cupra, ovvero, quello che al posto del pulsante dell’accensione ospita la scorciatoia per la modalità performante Cupra che approfondiremo una volta alla guida, che si potrà tranquillamente disinserire tramite il pulsante dal lato opposto, che gestisce le modalità di guida.
La strumentazione digitale è ancorata al volante e, ad essa, a sua volta, è attaccato il selettore per le marce. Come su molte altre elettriche del gruppo Volkswagen, inoltre, l’accensione avviene semplicemente premendo sul pedale del freno e impostando la marcia, ma non manca il consueto pulsante, che potrebbe sempre venir utile.
Al centro abbiamo il display touch dell’infotainment, che misura 12”, e contiene funzioni come la gestione della batteria e della ricarica, i sistemi di connettività Apple CarPlay e Android Auto wireless e molto altro. Sotto figurano i tasti a sfioramento del clima e del volume, le bocchette dell’aria e diversi vani porta-oggetti. Mi piace come il vano della ricarica wireless dello smartphone sia posizionato verticalmente sotto al bracciolo centrale, posizione insolita.
Curiosa anche l’adozione dei due singoli pulsanti per i finestrini anteriori, che si possono trasformare in quelli per i finestrini posteriori, e molto belle le luci ambientali.
Born e-Boost: Motore
Che Born e-Boost sia più potente, è appurato, con i suoi 231 cv e 310 Nm erogati istantaneamente. Le prestazioni, però, cambiano, in base alla versione che sceglierete; sì, perché sono ben due le batterie disponibili, 58 kWh o 77, che, a livello di prezzo, si differenziano per poco più di 4.000 euro… Tra l’altro, quella più capiente ha una particolarità, ovvero il peso di soli 503 kg, più di 100 in meno rispetto a quello delle dirette concorrenti.
Con la batteria più piccola abbiamo uno 0 a 100 coperto in 6,6 secondi e una velocità massima di 160 km/h autolimitati. La velocità non cambia per la versione da 77 kWh, ma l’accelerazione da 0 a 100 passa a 7 secondi, un dato che siamo riusciti a confermare del corso della nostra prima prova. Lo sapete, però, che, sulle elettriche, per rendere al meglio l’idea di quanto accelerano in fretta, è opportuno parlare dello 0 a 50, che, per la prima di 2,6 secondi e per la seconda 2,8; niente male.
Born e-Boost: Consumi e autonomia
Se la casa, poi, dichiara un consumo medio tra i 15,7 e i 17,5 kWh/100 km, con la premessa che abbiamo guidato la nostra Born senza badare al risparmio, con tanto di riscaldamento, direi che il risultato è stato ottimo, con una media da me rilevata di 16,4 kWh/100 km.
Detto ciò, parlerei dell’autonomia, che è in gran lunga un punto di forza di Born, che sia e-Boost o normale. Qui parliamo di un massimo di 422 km per la 58 kWh e 552 per quella da 77… Ad oggi, è veramente difficile trovare di meglio, ma, nel segmento, oserei dire che non ha rivali, se non una sola, che non menzionerò, ma già sapete di cosa sto parlando.
Born e-Boost: Ricarica
Per quanto riguarda il capitolo ricarica, Born e-Boost può accettare fino a 135 kW a corrente continua, per una ricarica dal 5 all’80% in soli 36 minuti, insomma possiamo ricaricare un centinaio di km in meno di 10 minuti.
Born e-Boost: Guida
La guida di Born e-Boost, comunque, l’ho trovata davvero soddisfacente, grazie al suo baricentro basso, alle sospensioni ribassate rispetto all’altezza standard della piattaforma MEB e alla distribuzione dei pesi 50/50. Insomma, Born è ben piazzata a terra e sa muoversi con agilità in qualsiasi scenario, complici la trazione posteriore e lo sterzo progressivo.
Il bello è che, comunque, possiamo optare per diverse modalità di guida, tra cui la Individual, che permette di settare a piacere i parametri con estrema sensibilità precisione. Mentre per sfruttare a pieno la potenza di Born e-Boost, si potrà semplicemente schiacciare a fondo il pedale dell’acceleratore ed effettuare un kickdown, l’auto capirà da sola quello che le stiamo chiedendo, anche senza premere il pulsante Cupra al volante.
Born e-Boost: Sicurezza
Come ADAS, per concludere, Born e-Boost è ben equipaggiata, con Cruise Control adattivo, mantenimento di corsia, lettore dei segnali stradali e frenata d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti…
Sembrerebbe proprio l’auto perfetta, no? Non è caso, dunque, che Cupra stia prendendo il suo spazio nel mercato così velocemente e che, in un solo anno, abbia superato del 90% le sue stesse vendite del 2021.
Born e-Boost: Prezzo
Cupra Born e-Boost parte da € 42.100 per la versione con batteria da 58 kWh. Per quella con batteria da 77 kWh il prezzo d'accesso, invece, sale a € 46.350.
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